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mercoledì 3 aprile 2013

MINI APPETIZER CON PECORINO AFFINATO AL VINO "SPADI" E SALSA DI FICHI PICCANTE





Quando non si ha proprio tempo e ricevere gli ospiti diventa un problema questo appetizer è l'ideale, si può combinare in mille modi e ci vogliono cinque minuti per realizzarlo, formula NO STRESS garantita .
Pronti?
Andiamo in cucina e vi spiego come si fa.

Ingredienti per 6 persone:

-1 confenzione da 500g di pane integrale bio Pema vari gusti (ai semi di lino,ai 4 cereali,farro,segale)
-200 g di pecorino "Granduca di Marema affinato nel vino"Caseificio E.Spadi
-salsa di fichi piccante Lazzaris

Preparazione:

Aprite la confezione di pane Pema biologico e tostatelo per 5 minuti nel forno caldo per togliere l'umidità e renderlo croccante.
Prendete il pecorino affinato nel vino Caseificio Spadi Enzo e con un coppapasta a forma di cerchio( o della forma che preferite) fate tanti dischetti di formaggio e mettete da parte.
Prendete il pane tostato e fate tanti dischetti come con il pecorino.
Avete già finito!!
Ora prendete un bel vassoio e riempitelo con i dischetti di pane ponetici sopra i dischetti di pecorino e completate con una puntina di salsa ai fichi piccante Lazzaris.
Facile e veloce e vi garantisco vanno a ruba.
E per i bambini? sostituite il pecorino con il taleggio e la salsa di fichi con il miele.
Godetevi la vita e oggi qui finalmente sole.
Ciao bella gente








lunedì 11 giugno 2012

PREMIO BLOG AFFIDABILE 1OO%

Buon giorno gente..sole e 30° su Sanremo...mare blu e una sorpresa per me per iniziare alla grande questa settimana!!
ho ricevuto questo premio:



Ringrazio Imma del blog relax di Imma che mi ha conferito questo premio...senza saperlo scopro che lei è Calabrese come me...per chi non la sapesse ancora sono nata e vissuta a Sanremo ma le mie origini sono di San Lorenzo Marina(RC) piccolo paesello cullato dallo Ionio blu intenso,riscaldato dal vento di Scirocco,profumato dai gelsomini così intensamente da definire quel tratto di costa"la costa dei gelsomini",tramonti di un rosso fuoco vivace e albe che riscaldano il cuore...il mio posticino magico...il mio posto nel mondo...amo la mia terra e la mia terra per ricambiare mi regala sempre tante belle emozioni....vi lascio con questa canzone che mi ricorda con immenso amore il mio profondo sud!!


"vino, bancarelle
terra arsa e rossa
terra di sud, terra di sud
terra di confine
terra di dove finisce la terra..."


martedì 29 maggio 2012

LA FARINATA

Oggi un'altra ricetta antica,tipica a Sanremo e in tutta la Liguria.."sua maestà la farinata".. che viene fatta anche in altri posti e chiamata "socca" in Costa Azzurra, "a' fainà de ceixei" in dialetto genovese, "cecina" nell'area nord della Toscana, "fainè" nel sassarese.
Sulla farinata si potrebbe scrivere un libro e forse qualcuno l'ha già scritto..questo semplice piatto è circondato da una serie di leggende circa le sue origini..io ho scelto questa:
" Dopo la battaglia della Meloria (1284), dove i genovesi sconfissero i pisani, le galere della "Lanterna" erano così affollate di riottosi vogatori da perdere la loro proverbiale agilità, e sembra che una di queste imbarcazioni, solcando l'irrequieto Golfo di Biscaglia, si sarebbe trovata per diversi giorni al centro di una tempesta. L'acqua di mare imbarcata provocò gravi danni nella stiva: i ceci si ammollarono, qualche barile di olio si sfasciò, e l'umido ridusse tutto in una purea. Quando ritornò il bel tempo, fu scoperto il piccolo disastro arrecato alle provviste e, per il fatto che i viveri erano diventati scarsi, ai prigionieri fu data da mangiare l'informe cibo. Qualcuno dei pisani rifiutò la purea, abbandonando la scodella sul banco, salvo poi riappropriarsene il giorno dopo, quando i morsi della fame erano diventati irresistibili. Un'intera giornata di esposizione al sole aveva però trasformato la pietanza in una specie di focaccetta, qualcosa di diverso dalla poca appetitosa poltiglia di ceci. La scoperta casuale interessò i genovesi che ne perfezionarono la ricetta cuocendola in forno a legna, e battezzandola per scherno agli avversari "oro di Pisa"..."(Fonte Wikipedia)
La bontà della  farinata ispirò il poeta Olindo Guerrini (1845-1916) che una sera seduto a un tavolino dell'osteria Bedin, famosissima per la sua ottima farinata,nel quartiere di Ponticello (Piazza Dante) scrisse un sonetto intitolato Farinata senza Uberti:
"Dante, mal festi quando, nei tuoi versi,
parlando d'Ugolin preso alla magra,
chiamasti quei di Genova "diversi d'ogni costume e pien d'ogni magagna".
Or davvero essi son pel mondo spersi,
dall'uno all'altro polo, in Francia e in Spagna,
in America, in Cina, fra perversi selvaggi e fra civili, e niun si lagna.
Dell'ingiusto giudizio or la più fina vendetta sui tuoi canti hanno inventata,
e te la fanno sotto gli occhi aperti.
Tu celebrasti il grande degli Uberti
ed essi, in Ponticel, dalla Bedina,
celebrano ogni dì la Farinata."


Ingredienti per una teglia dal diametro di 35cm:
-200g di farina di ceci
-450g di acqua a temperatura ambiente
-1/2 bicchiere di olio evo
-sale e pepe nero q.b.
Procedimento:
In un recipiente mettere la farina di ceci,aggiungere l'acqua e mescolate molto bene con una frusta per non far formare i grumi;Quella che otterete è una pastella molto liquida,coprite il recipiente  con la pellicola e fate riposare il composto per almeno sei ore o tutta la notte,se l'ambiente fosse troppo caldo riponete il composto in frigorifero.Trascorso questo tempo prendete il composto e con un cucchiaio togliete l'eventuale schiuma formatasi in superficie e mescolate il preparato.Aggiungete il sale e tutto l'olio evo, a questo punto tradizione vuole che la farinata venga cotta in una teglia di rame e nel forno a legna,io ho la teglia di rame ma utilizzo il comodo forno normale di casa a una temperatura di 240° per 25/35 minuti.Prima di mettere il composto,ungete molto bene con abbondante olio evo la teglia di rame,mettete il preparato e con un cucchiaio girate e a questo punto infornare.Quando è cotta,deve risultare ben dorata cosparegete di sale fino e di ottimo pepe nero,servite calda..da noi si beve con la spuma o con un ottimo vino Pigato,io ho scelto quello di Laura Aschero..ora mettetevi comodi e godetevi la vita!
Raccomandazioni:Farina di ceci solo Italiana,olio evo ligure io ho scelto "olio evo 03 cru" http://www.frantoioulividiliguria.it/ ,uno stampo di rame o un altro tipo dal fondo pesante,lo spessore della farinata deve essere di circa 7mm,sempre sotto al centimetro..Buon appetito!
Con questa ricetta partecipo al contest di Le leccornie di Danita:
 






TORTA VERDE DELLA RIVIERA DEI FIORI



Buon giorno...questa settimana è stata frenetica..ed oggi ho pure un matrimonio.però ho giusto il tempo per lasciarvi questa ricetta!!
ringrazio mia zia Lina,sorella di mio padre che essendo un'ottima cuoca mi ha insegnato a fare questa torta salata tipicamente ligure e più precisamente della riviera di ponente da Ventimiglia a Imperia,questa torta buonissima si può fare in vari modi,di carciofi,di zucca gialla..noi oggi la faremo di zucchine trombette.. e questa ricetta è per il blog di Ornella Ammodomio e per il suo Calendario ed anche per Le leccornie di Danita ed il suo contest Geografia in tavola:Ricette d'Italia
Ingredienti per 2 teglie da forno:

Impasto:
-400g di farina 00
-100g di semola di grano duro
-1/2 bicchiere di olio doc ligure
-sale e acqua q.b.

Farcitura:
-300g di zucchine trombette
-300g di bietoline tenere
-3 uova
-1 manciata di piselli
-250g di parmigiano reggiano
-1 cipolla e mezza bianca di media grandezza
-3 pugnetti di riso carnaroli
-olio q.b.
-sale e pepe q.b. 

Preparazione:
Per prima cosa preparate l'impasto per la sfoglia che dovrà riposare, sulla spianatoia mettete le due farine e mischiatele,create una fontana e al centro mettete un pizzico di sale,l'olio e un pò d'acqua e incominciate ad impastare fino ad ottenere un impasto morbido,liscio ed elastico.Coprite l'impasto con un cannovaccio e lasciate riposare per un'oretta.
In una casseruola fate soffriggere la cipolla tritata con dell'olio un pizzico da sale ed un pò di acqua e fatela stufare per bene, a parte tritate le zucchine sottilmente(devono essere tenerissime),unitele alle cipolle per un solo minuto e fate raffreddare.
Una volta raffreddato il soffritto mettetelo in un recipiente,unite le uova,il parmigiano,le bietole precedentemente sbollentate e tritate,i pisellini teneri (se fossero duretti fateli sbollentare in acqua salata per due minuti),aggiungete i 3 pugnetti di riso(a crudo),l'olio ed amalgamate per bene tuttti gli ingredienti, per ultimo aggiustate si sale e pepe.
Preparato il ripieno procedete con il mattarello a stendere la sfoglia che dovrà essere sottilissima.
Foderate la placca del forno con una sfoglia stendete il ripieno e quindi ricoprite con dell’altra sfoglia tirata sottile. Punzecchiate con una forchetta la superficie e versate a filo qualche cucchiaio d’olio. La cottura può variare dai 30 ai 40 min., dipende dallo spessore della torta e dal tipo di forno, la temperatura dovrà essere intorno ai 180/200°.Sappiate che il fondo della torta rimarrà sempre un pò umido mentre la sfoglia in superficie dovrà essere croccante e dorata,questa torta può essere servita come antipasto tagliata a quadrotti oppure un ottimo pranzo da piatto unico, un bicchiere di pigato di "Laura Aschero" e godetevi la vita..buon appetito! 








             






















 




Con questa ricetta partecipo al contest di Ammodomio  per il mese di giugno e al contest di Le leccornie di Danita


























LA SARDENAIRA

Il piatto che presento oggi è il piatto principe e tipico della città dove sono nata e cresciuta,Sanremo.
Mi è dispiaciuto molto vedere in tanti blog,siti,ricettari molto illustri e conosciuti versioni distorte di quello che per noi è La sardenaira..in Sanremasco si chiama così e la si può trovare in tutto il ponente ligure,ma in molti paesi il nome cambia e anche la ricetta stessa, la cosa fondamentale è che non la chiamiate pizza :
Pissalandrea a Oneglia, probabilmente in onere all’ammiraglio Andrea Doria.
Pisadala a Bordighera,
Pisciadela a Ventimiglia,
Macchettusa ad Apricale per l’uso del Machetto(una sorta di pasta di acciughe",
Piscadra a Pigna.
La preparazione in sè è molto semplice,gli ingredienti sono pochi ma devono essere di ottima qualità..vediamo come prepararla:
Ingredienti:
Per l'impasto:
-500g di farina di grano tenero "0"
-30g di lievitodi birra
-poco latte tiepido
-1/2 bicchiere di olio evo"03 cru Frantoio degli ulivi di Liguria fam.Guasco"
-poco meno di 1/2 bicchiere di acqua tiepida
-sale
-un pizzico di zucchero
Per il condimento:
-1kg di pomodori freschi o 750g di pelati
-100g di acciughe sotto sale o "machetto"
-4 spicchi d'aglio
-origano
-un pizzico di zucchero
-2/3 foglie di basilico fresco
-olive nere "Taggiasche"
-olio evo "03 cru Frantoio degli ulivi di Liguria fam.Guasco"
Procedimento:
in una ciotola capiente o con l'aiuto della planetaria mettete la farina,sciogliete il lievito in poco latte tiepido ed unirlo alla farina. Aggiungete un po' di sale,un pizzico di zucchero, il 1/2 bicchiere d'olio e acqua tiepida quanto basta per avere una pasta piuttosto molliccia,la pasta deve attaccarsi alle mani, a questo punto iniziate ad impastare e a sbattere molto bene ll'impasto,se usate la planetaria usate una velocità moderata per 8/10 minutu, a mano impastate per 15 minuti.Lasciate l'impasto nella ciotola,coprite con un telo e lasciare lievitare in un luogo tiepido per due ore.Nel mentre preparate il condimento,aggiungete in una padella abbondante olio d'oliva evo e uno spicchio d'aglio in camicia,quando comincia a dorare unite i pomodori pelati e spezzettati,il basilico,un pizzico di zucchero e aggiustate di sale, fate cuocere sino a che sia evaporata l'acqua.
In un grande stampo rettangolare unto d'olio stendete con le mani la pasta già ben lievitata. Versate sulla pasta il condimento, conficcandovi spicchi d'aglio non pelati , le olive,le acciughe sottosale,precedentemente pulite o il machetto(acciughe sottosale,pulite e pestate nel mortaio con un pò di olio), cospargere di origano e mettete in forno preriscaldato a 180° per 35/40 minuti.Tagliatela a "tocchi" e servite..la sardenaira si gusta calda,tiepida o fredda..
Foodwall segnala questi posti dove gustarla a Sanremo:
-Bar La Teglia-C.so Garibaldi n.160
-Bar La Tavernetta-Via Palazzo n.129
-Cantine Sanremesi-Via Palazzo n.7
-Vini D'Italia-C.so Mombello
Conoscete altri posti dove si gusta divinamente?aggiornatemi..e buon appetito!
Vino consigliato:
-vino bianco Vermentino di" Laura Aschero"

Con questa ricetta partecipo al contest di Capricciosa e Pasticciona in cucina 
e al contest di La Leccornie di Danita


 

SCATTI

 -Alba a Marina di San Lorenzo-RC-Calabria

-Tramonto a Marina di San Lorenzo-RC-Calabria

 -Tramonto sullo stretto di Messina da Reggio Calabria-Etna sullo sfondo-Calabria

 -Porto veccho Sanremo-IM-Liguria

 

-Sentiero-Sanremo-IM-Liguria



-Porto sole-Sanremo-IM-Liguria

Con queste foto partecipo al contest L'Italia in Tavola :


venerdì 27 aprile 2012

PIZZA CON IL LIEVITO MADRE

Per questa ricetta mi sono impegnata tantissimo..e i risultati si sono visti..nella mia cucina sono rimaste solo briciole:)
La preparazione è un pò lunga perchè utilizzo il lievito madre che a breve vi spiegherò come fare..

Ingredienti per 4 persone:
-1/2 kg di farina rimacinata (0 oppure 1)
-400 gr di acqua
-1 cucchiaio di sale
-2 cucchiai di olio evo
-150g.di lievito madre o 7g.di lievito secco.
-1litro di passata di pomodoro
-1 pizzico di zucchero
-1/2kg. di mozzarella
-basilico,origano.

Preparazione:
La farina in questa ricetta è fondamentale ,utilizzate una di ottima qualità,biologica, andate in quei posticini di nicchia presenti in ogni città dove si vendono prodotti di altissima qualità,io a Sanremo vado da Sciolè in Via Roma n.125,quando ci entro ci passo delle ore e la Sig.ra Mirella è di una gentilezza straordinaria ed è bravissima a dare un sacco di suggerimenti,trucchi e consigli...
Il lievito madre rinfrescatelo il giorno prima in maniera tale che il giorno dopo sia pronto per essere utilizzato.
In una ciotola versare la farina, l'acqua, il lievito e lavorare poco; aggiungere l'olio,il pizzico di zucchero ed il sale e lavorarlo ..l'impasto deve risultare non uniforme ma stracciato.
Far riposare 10 minuti.
Trascorsi i 10 minuti, ribaltare l'impasto su di una spianatoia infarinata con della semola e fare le pieghe, aiutandosi facendo ruotare l'impasto per raccogliere la semola e per asciugarlo; piegare quindi i 4 lembi verso l'interno e ripetere l'operazione sinchè l'impasto risulterà asciutto ma sempre molto morbido; riporre l'impasto di nuovo in una ciotola e metterlo in frigorifero, nella parte più bassa, per 24 ore, a lievitare.
Trascorse le 24 ore, riprendere l'impasto, dividerlo su di una spianatoia infarinata con la semola, appiattire lavorando l'impasto brevemente quindi stenderlo in forma e trasferirlo nelle teglie da pizza io ne ho fatte 4.
Accendere il forno al massimo e nel frattempo preparare il condimento,la salsa di pomodoro,la mozzarella a cubetti,il basilico e l'origano.
Mentre il forno si scalda, condire la pizza con la salsa preparata,la mozzarella,il basilico,l'origano e un giro di olio evo.
Infornare mettendo la teglia dapprima nella parte bassa del forno, per circa 10 min, quindi trasferirla nella parte centrale per i restanti 10 min circa o sino a cottura ultimata...Buon appetito!!!successo garantito, ho preso spunto dai consigli di Gabriele Bonci che letteralmente Adoro!!!!♥



mercoledì 11 aprile 2012

FOCACCIA O FUGASSA GENOVESE

Per una teglia 25x40 cm
Ingredienti:
-200 g Acqua a temperatura ambiente
-20 g Olio Extra Vergine di Oliva
-7 g Sale
-3 g (1 cucchiaino) di Malto (o di miele o di zucchero, il malto lo trovate in erboristeria )
-320 g di Farina 00 (anche 350 g a seconda dell’umidita’ della farina
-17 g Lievito di Birra (o 6g lievito secco)
-un rametto di rosmarino
Preparazione:
In una ciotola con l'acqua tiepida(se fosse troppo calda ucciderete il lievito) far sciogliere il lievito di birra,nella planetaria versate tutta la farina setacciata,aggiungete l'acqua con il lievito sciolto,il malto o lo zucchero,olio,avviate il motore e fate impastare per 10/15 minuti,per ultimo aggiungete il sale.L'impasto ottenuto deve risultare compatto ma non duro.
Fate riposare la pasta coperta con un cannovaccio su un tagliere per 10/15 minuti.Trascorso questo tempo prendete la pasta e stendetela sulla teglia unta con le mani e cospargete anche la parte superiore di olio,un pò di acqua tiepida e sale grosso.Imprimere energergicamente con le dita tutta la superficie per formare i caratteristici buchi che devono risultare uniformi e piuttosto vicini.Lasciate lievitare per due ore. Infornate nel forno gia’ caldo e cuocete a 220-240 gradi per 15-20 minuti. Ogni forno e’ diverso e i tempi possono variare considerevolmente.
Servitela calda,aggiungete qualche ago di rosmarino... e buon appetito..!
In mancanza della planetaria procedete allo stesso modo ma con le mani,un pò più di fatica ma il risultato sarà meraviglioso altrettanto..