venerdì 25 gennaio 2013

L'ECCELLENZA IN UN BICCHERE DI VINO



Ricevo in regalo una bottiglia Crus Serragrilli Barbaresco 2008 prodotto dall'azienda Marchesi di Barolo e già il design della bottiglia dal collo lungo mi piace.
La zona di Barolo,Novello,Dogliani,LaMorra,Vergne la conosco perchè negli ultimi anni grazie all'ospitalità di alcuni amici ho la possibilità di trascorrere alcuni weekend visitando queste colline meravigliose,i paesotti arroccati sulle colline,degustare i loro vini favolosi e mangiare bene.
Le Langhe dalla prima volta che le ho visitate mi sono entrate nel cuore e ne sono rimasta piacevolmente stupita perchè in questa zona i piemontesi li ho trovati molto diversi.
Ho conosciuto persone meravigliose,ospitali,genuine,operose,ricche d'animo e solari;persone che amano la loro terra,le loro viti e le loro colline.
Quando assaggi un loro vino assaggi un po' dell'anima di chi l'ha prodotto e se t'innamori dei loro vini inevitabilmente t'innamori anche un po' di tutte quelle mani che lavorando sodo hanno tradotto i grappoli d'uva in un capolavoro di vino.
La bottiglia dei Marchesi di Barolo che ho assaggiato oggi, mi ha fatto innamorare di loro e nel mio prossimo tour fra le dolci colline delle Langhe la loro cantina sarà la mia prima tappa.
Dato che il mio palato ha gradito parecchio ho preso informazioni su questa cantina direttamente dal loro sito che vi invito a visitare:http://www.marchesidibarolo.com/.
E' un'azienda ricca di storia che muove i primi passi nell'800 e ieri come oggi produce i propri vini accarezzando e amando i propri vigneti ottenendo vini ricchi di storia,tradizione e di una raffinatezza superlativa.

L'azienda produce tra i più prestigiosi crus storici, oltre al  Serragrilli Barbaresco:

• Cannubi, Coste di Rose, Sarmassa e l'assemblaggio "Vigne di Proprietà in Barolo", per il Barolo;
• Boschetti per il Dolcetto d'Alba;
• Paiagal per la Barbera d'Alba;
• Gavi di Gavi per il Gavi.



Tutti i loro vini sono certificati a livello internazionale per garantire una sicurezza elevata su tutta la produzione e garantendo ai consumatori un'eccellente qualità.
Il Barbaresco del 2008 è ottenuto da uve nebbiolo coltivate sulle dolci colline nel comune di Neive.
Per quanto riguarda le caratteristiche organolettiche si presenta con un colore rosso rubino, con riflessi granato. 
Profumo intenso con netto sentore di piccoli frutti, rosa canina e spezie. Sapore pieno, elegante, di buon corpo, che ricorda le sensazioni olfattive
Un vino di grande struttura ed eleganza che va servito ad una temperatura di 18°gradi.
Godetevi la vita e brindate con i vini delle cantine dei  Marchesi di Barolo.

Ciao a tutti bella gente..Vi ricordo di votarmi per il concorso Grazia.it cliccando sul cuoricino ed entrando QUI.

martedì 22 gennaio 2013

GRAZIA.IT BLOGGER WE WANT YOU!

Conosci Grazia.it? Senti tuoi i valori del nostro IT manifesto?
Raccontaci perché saresti un perfetto IT blogger attraverso un post sul tuo blog.
Hai due opzioni a disposizione per scrivere il tuo articolo motivazionale: puoi parlare a ruota libera di te e dei tuoi interessi, linkando il canale o sottocanale di Grazia.it che segui di più (IT Fashion, IT Sfilate, IT Lifestyle, Street Style, Party & Eventi, Tendenze, ecc); oppure, puoi lasciarti ispirare da un articolo pubblicato su Grazia.it, che hai apprezzato particolarmente o nel quale ti sei rispecchiato.
Cosa aspetti?


http://www.grazia.it/moda

Questo è quello che ho letto su Grazia.it e le occasioni nella vita bisogna prenderle al volo.
Io decido di volare e di provarci. Sono complessa,incasinata,donna,madre,figlia, perennementea dieta e food blogger.
Ogni momento della mia vita lo posso associare ad un sapore,un piatto,un vino.
Ogni amore vissuto è un viaggio,una spezia,un piatto prelibato o un dolce.
Adoro impastare,creare,conoscere e assaporare.
Mi piace la sostanza,i piatti devono essere  belli è vero, ma devono essere per prima cosa cucinati ad arte e con prodotti freschi e genuini.
Noi siamo la patria del buon bere e del buon mangiare.
Uno spaghetto al pomodoro è semplice da cucinare ma risulta un capolavoro alla vista e al palato se lo si presenta bene,se lo si cucina con pomodorini freschi,olio evo delicato,spaghetto di Gragnano,uno spicchio d'aglio ,foglie fresche di basilico e l'amore per prepararlo.
Senza tutto questo non si può creare un piatto,in molti ristoranti super chic e alla moda mi hanno servito piatti alla vista perfetti ma in bocca risultavano immangiabili,sapori contrastanti,materie prime scadenti ed allora ecco che l'osteria sotto casa ti serve un guazzetto di calamari spillo freschissimi che è una bontà ,non ci saranno quadri illustri alla parete,non ci saranno i coprisedie sulle sedute ma quello che voglio è mangiare bene.
Io sono quell'osteria,non sono famosa,non sono illustre o sofisticata ma ho la sostanza,conosco ogni spezia,ogni ingrediente,ogni angolo d'Italia,cerco sempre ingredienti sconosciuti ricchi di storia e tradizione prodotti con cura e amore.
L'amore,la cucina,la passione,l'attesa per intrapendere il volo,il sogno,l'emozione....la mia vita è un susseguirsi di attimi e di battiti di cuore!





Entra e votami basta un click:

http://blogger.grazia.it/blogger?id=777&thx=1

domenica 20 gennaio 2013

CROSTATA AL PROFUMO DI SICILIA CON MARMELLATA DI ARANCE

Piatto in porcellana "Sambonet-Paderno" Arthur Krupp;Paletta per dolci in acciaio e porcellana Spode;tovaglia all'uncinetto handmade dalla mia mamma!



Buona domenica a tutti!
oggi sono distrutta fisicamente e mentalmente in più piove e fa freddo quindi sono in uno stato depressivo!!
L'unica cosa da fare è mettermi a cucinare quindi tra un caffè e una sigaretta riesco ad alzarmi dal letto ed inizio a mettermi al lavoro.
Dato che è domenica e sono depressa ci vuole un dolce possibilmente semplice perchè non ho troppa voglia di sbattermi quindi crostata sia!
L'ho chiamata crostata al profumo di Sicilia perchè ho da poco iniziato a collaborare con un'azienda siciliana che produce agrumi,arance,clementine,marmellate,conserve utilizzando solo prodotti di ottima qualità coltivati da loro aggiungendo solo passione e amore per la loro terra,per la loro isola.
Se purtoppo abitate in grandi città immerse nell'inquinamento e nella tristezza del cielo grigio vi consiglio di acquistare i loro prodotti e per un attimo vi sembrerà di camminare tra le viuzze di Acireale e sentirete tutto il profumo di quest'isola,di questa terra,di questa azienda Kitrinos.
Io ve lo dico sempre noi terroni siamo fantastici e da buon terrona mi piace collaborare con i miei amici terroni!!e chiaramente aggiungo che amo l'Italia tutta intera,unita che soffre che ride e che ama.
Andiamo in cucina....

Ingredienti per una tortiera rotonda dal diametro di 26cm:


-200 g di farina 00-Molino Chiavazza

-20 g di fecola di patate-Ar.pa lieviti srl

-120 g di burro

-un pizzico di sale-Falksalt

-un pizzico di lievito istantaneo-Dolce cicogna Ar.pa lieviti srl

-1/2 limone spremuto-Azienda Kitrinos

-scorzetta grattuggiata di 1/2 limone(non trattata)Kitrinos

-80 g di zucchero impalpabile a velo Ar.pa lieviti srl

-2 uova bio(una intera con l'albume dell'altra solo il tuorlo)

-300 g di marmellata di arance home made Kitrinos


Preparazione:

Nella planetaria mettete la farina e la fecola setacciata,aggiungete il pizzico di lievito ed il 1/2 limone spremuto e a velocità uno con il gancio a foglia mescolate,aggiungete il burro freddo a pezzetti e otterrete un impasto sabbioso,a questo punto aggiungete lo zucchero a velo e mescolate un paio di secondi,fate un incavo al centro e mettete le uova sbattute precedentemente con il pizzico di sale e la scorzetta del limone mescolate un minuto e la frolla è pronta.Mettetela nella pellicola e lasciatela in frigo per almeno un'ora!
Trascorso questo tempo stendete la frolla e mettetela nella tortiera,bucherellatela con i rebbi di una forchetta,spalmate sopra la marmellata e finite di guarnire facendo la tipica rete da crostata con l'impasto rimasto.Mettete in forno a 180° per 25/30' lasciate raffreddare e completate spolverizzandola di zucchero a velo...et voilà
Buona domenica bella gente di seguito foto della crostata e del pacco ricevuto dall'azienda Kitrinos.



Piatto in porcellana "Sambonet-Paderno" Arthur Krupp;Paletta per dolci in acciaio e porcellana Spode;tovaglia all'uncinetto handmade dalla mia mamma!

Cesto dal sud!grazie Kitrinos
 



venerdì 18 gennaio 2013

RAVIOLI CON SORPRESA AL PECORINO STAGIONATO IN GROTTA CASEIFICIO SPADI



Per Natale ho ricevuto un pacco ricco dal Caseificio Spadi con tanti ottimi formaggi toscani.
Il primo formaggio che ho aperto è stato il pecorino stagionato in grotta dall'aroma e dal profumo intenso.
La prima cosa che ho fatto è stato di mangiarlo così senza l'aggiunta di altro ed è stato amore al primo assaggio poi volendo per un aperitivo veloce si può tostare del pane e sul crostone ottenuto si aggiunge un velo di miele,una fettina di pera e per ultimo un pezzo di pecorino, un calice di vino e buona vita a tutti.
Dopo l'aperitivo fatto e consumato ho pensato ad un piatto godurioso e ho pensato  a dei ravioli con sorpresa molto raffinati e gustosi....seguitemi in cucina.

Ingredienti per 4 persone:
Per la sfoglia:
-200gr di farina 00 Molino Chiavazza
-2 uova
-1 filo d'olio evo
-1 pizzico di sale
Per il ripieno:
-150 gr di ricotta
-sale
-pepe
-noce moscata
-aceto balsamico di Modena Gran Deposito Giuseppe Giusti
-pecorino stagionato in grotta Caseificio Spadi tagliato a cubetti(1 cubetto per ogni raviolo)
Per la salsa:
-burro q.b.
-1/2 pera abate
-1 cucchiaino di miele di marruca
-4/5 noci sbucciate e tritate grossolanamente
-sale q.b.

Preparazione:
Impastare la pasta all'uovo e lasciarla riposare per 15/30 minuti.
In una terrina mettete tutta la  ricotta alla quale aggiungerete pepe,sale e noce moscata.
Amalgamate il tutto e se non dovesse risultare una farcia cremosa aggiungete un pò di latte e mettete da parte.
Ora tirate la sfoglia, tagliare dei quadrati da farcire con il ripieno e porre al centro un cubetto di pecorino stagionato in grotta Caseificio Spadi chiudere il raviolo con un altro quadrato di sfoglia e sigillare bene i bordi con i rebbi di una forchetta.
Procedere cosi fino ad ultimare la sfoglia ed il ripieno.
In un tegame far sciogliere il burro ed aggiungete i cubetti di pera abate lasciatela stufare per un paio di minuti,se servisse aggiungete un paio di cucchiai di acqua bollente.
Quando la pera si sarà sfaldata aggiungete un cucchiaino di miele di marruca e un pizzico di sale.
A parte fate cuocere i ravioli preparati in acqua bollente salata e quando saliranno a galla scolateli.
Tuffateli nella salsa preparata,mantecateli per bene per un paio di minuti.
Servite subito in piatti di porcellana bianca,io ho scelto un piatto quadrato della Sambonet Paderno disegnato da Arthur Krupp, cospargeteli con un trito di noci;per chi volesse può aggiungere una spolverata di pecorino stagionato in grotta Caseificio Spadi.
E' un piatto ricco e raffinato da provare subito,quando taglierete ciascun raviolo vedrete la sorpresa di pecorino che si fonde e si sposa benissimo con il dolce del miele e delle pere,per finire il croccante delle noci completa il tutto.
Godetevi la vita bella gente!
La



giovedì 17 gennaio 2013

POLENTA TARAGNA CON CUBETTI DI ZOLA PICCANTE "MAURI"




 
Freddo e gelo!
nelle colline si vede la neve appena scesa e la voglia di restare spalmata al termosifone è forte.
Ma la voglia di un piatto caldo,bollente che riscaldi il corpo e l'anima ha la meglio.
Aprendo frigo e dispensa non ho dubbi polenta taragna bollente e fumante.
Per renderla golosissima aggiungerò alla fine qualche cubetto di gorgonzola piccante,una grattata di pepe fresco,fiocchetti di burro et voilà cenetta pronta.
Ora iniziamo a mescolare per 40 minuti alternando le braccia,così nel frattempo tonificheremo anche i bicipiti... volete altro????fitness e cibo nello stesso momento! 
Andiamo in cucina..

Ingredienti per 4 persone:
-2 litri d'acqua
-farina per polenta taragna 400gr
-burro 100gr
-sale 1/2 cucchiaino
-200gr di bontàzola piccante  Mauri

Preparazione:
Per prima cosa vi dico che la farina taragna è un mix di farina di mais e farina di grano saraceno macinate a pietra e pronte per l'uso.Io la scelgo non precotta per allenare le braccia e perchè è davvero fantastica.
La tradizione richiede un paiolo di rame nel quale cuocere la polenta ma per chi non lo possedesse utilizzate una pentola d'acciaio dal fondo spesso.
Mettete nella pentola che avrete scelto l'acqua e portate ad ebollizione,salate ed aggiungete la farina a pioggia senza smettere di mescolare MAI!
Ci vorranno dai 45 ai 60 minuti di "mescolamento"e quando avrete terminato la polenta sarà pronta.
.
Servite in tegamini di terracotta monoporzione completate l'opera con cubetti di gorgonzola piccante Mauri,una grattata di pepe nero fresco e qualche fiocco di sale Falksalt affumicato . 
Per chi volesse può mettere i tegamini per 5 minuti sotto il grill del forno per far sciogliere e gratinare il gorgonzola ma a me piace il contrasto freddo del gorgonzola che si fonde nel caldo della polenta direttamente in bocca e ometto questo passaggio.
Godetevi la vita!
La




venerdì 11 gennaio 2013

BUON 2013

.............
Io e questo nuovo anno che mi deve travolgere,
io e le nuove sfide,
io e le sconfitte,
io e gli uomini inutili tutti eliminati,
io e il pistacchio di Bronte, relazione fedele  che dura da anni,
io e la ricetta originale dei macarons finalmente in mio possesso,
io e la birkin di Hermes una delle ultime follie,
io e la mia leggerezza conquistata,
io e i nuovi amici,
io e le belle sorprese
io e un viaggio a breve,
io e la voglia di Londra costante,
io e tutti i no che ho detto,
io e tutti i no ricevuti,
io e la lacrima per Rita Levi Montalcini,una grandissima donna patrimonio dell'umanità,
io e la liberazione di Andrea Calevo tanto desiderata,
io e il profumo del Marocco,
io e tutto quello che mi carico sulle spalle,
io e il tavolino moooi presto a casa,
io e gli occhi di mio figlio unico amore,
io e questo blog,
io e tutti voi,
io e questo 2013 che attendo e sfido che sarà,già lo so, sorprendente!

Buon anno a tutti bella gente!!!
La